All'inizio del periodo in cui gli animali sono pronti all'accoppiamento, sia il maschio che la femmina appaiono agitati e tendenzialmente aggressivi.
Il ciclo sessuale della femmina dura circa 20 giorni e il periodo in cui la femmina è fertile, ovvero l'estro, dura 2 giorni, ed è solo in questo periodo che la femmina accetta di accoppiarsi con il maschio.
La gravidanza dei Degu è incredibilmente lunga per dei roditori. Dura persino più della gravidanza di cani e gatti, protraendosi infatti dagli 87 ai 93 giorni.
Al momento del parto la femmina partorirà da 1 fino a 10 piccoli nella tana che sceglierà per questo scopo.
Alla nascita i piccoli peseranno dai 10 ai 15 grammi, e saranno completamente formati, quindi non come i cuccioli di Criceti, Topi, Ratti o Conigli che nascono senza il pelo e con occhi e orecchie chiusi. La lunghissima gravidanza ha infatti questo vantaggio.
L'allattamento durerà circa un mese, al termine del quale i piccoli saranno svezzati.
Come anticipato sopra, i piccoli Degu nascono completamente formati. Questo significa che sono ricoperti di pelo, hanno occhi ed orecchie aperti, la loro dentatura è quella definitiva e riescono a reggersi sulle zampe già poche ore dopo la nascita.
A partire dal 5° giorni di vita i piccoli Degu inizieranno ad avventurarsi per la gabbia, e a partire dal 6° giorno inizieranno ad assaggiare tutto quello che si troveranno intorno.
Il padre dei piccoli Degu, a differenza di molti roditori che non si curano della prole o addirittura possono essere pericolosi per essa, sono molto premurosi nei confronti della cucciolata e parteciperà alla cura e all'allevamento dei piccoli, per questo motivo non è obbligatorio separare il padre dalla madre prima della nascita dei piccoli, ma sappiate che, anche se le possibilità di fecondazione sono molto scarse, la madre ritorna fertile subito dopo aver dato alla luce i piccoli.
Dopo una settimana dalla nascita dei piccoli, è possibile dare un po' di sollievo alla mamma prendendo tutti i cuccioli e tenendoli insieme in una scatola, facendo attenzione a non esporli mai ad una temperatura inferiore ai 25°, e poi rimettendoli a turno nella gabbia per poter essere allattati dalla madre singolarmente.
Scritto da Vittoria Soncini
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